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Insegnamento
SOCIOLOGIA DELLE DIFFERENZE (MOD. B)
SUP4061080, A.A. 2018/19
Informazioni valide per gli studenti immatricolati nell'A.A. 2018/19
Corso integrato di appartenenza
Dettaglio crediti formativi
Tipologia |
Ambito Disciplinare |
Settore Scientifico-Disciplinare |
Crediti |
CARATTERIZZANTE |
Discipline psicologiche, sociologiche e antropologiche |
SPS/07 |
6.0 |
Organizzazione dell'insegnamento
Periodo di erogazione |
Primo semestre |
Anno di corso |
I Anno |
Modalità di erogazione |
frontale |
Tipo ore |
Crediti |
Ore di didattica assistita |
Ore Studio Individuale |
LEZIONE |
6.0 |
42 |
108.0 |
Inizio attività didattiche |
01/10/2018 |
Fine attività didattiche |
18/01/2019 |
Visualizza il calendario delle lezioni |
Lezioni 2019/20 Ord.2015
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Commissioni d'esame
Nessuna commissione d'esame definita
Caratteristiche comuni al Corso Integrato
Prerequisiti:
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Conoscenze di base relative alla Pedagogia e Didattica generale, alla Sociologia dei processi culturali (con particolare riferimento alla teoria del conflitto). |
Conoscenze e abilita' da acquisire:
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Il corso si propone di far acquisire strumenti concettuali e metodologici, conoscenze teoriche e competenze su aspetti rilevanti della pedagogia interculturale, della didattica inclusiva e della sociologia delle differenze. Particolare attenzione verrà data alla appropriazione di conoscenze pedagogiche e sociologiche, nonché abilità didattiche necessarie per la comprensione dei costrutti educativi e sociali connessi alle differenze umane, in termini sociali, culturali e evolutivi. Tali conoscenze verranno declinate per consentire la creazione di "comunità inclusive". Si individueranno i presupposti sociologici, valori e dispositivi pedagogici, nonché le risorse e strategie didattiche per la promozione di società in cui ogni soggettività può svilupparsi in ambienti di attività e partecipazione, attivando le capacità dialogiche di riconoscere, valorizzare e sfruttare le differenze individuali e il potenziale socio-cognitivo dell'interazione. |
Modalita' di esame:
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Ognuno dei tre insegnamenti prevede una valutazione autonoma sui materiali indicati da ogni docente. Eventuali prove scritte potranno assumere la forma semistrutturata e mista (a risposta chiusa e aperta). Sono previste anche relazioni integrative sulle attività proposte (redazione di paper e progetti individuali/di gruppo). Eventuali variazioni sulle modalità d'esame per i frequentanti verranno definite durante le lezioni. |
Criteri di valutazione:
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La valutazione finale sarà data dalla media delle valutazioni parziali di ogni docente e si baserà esclusivamente sui risultati ottenuti nelle prove d'esame. Le prove presentano domande mirate a valutare il livello di appropriazione della materia raggiunto dallo studente, tenendo in considerazione i seguenti criteri: conoscenze della letteratura indicata, uso appropriato e rigoroso del lessico specifico; chiarezza concettuale; modalità espositiva; approccio critico/problematico; rielaborazione personale; completezza argomentativa e riferimenti teorici. |
Caratteristiche proprie del modulo
Contenuti:
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In un famoso testo del 1997 (Difference Trouble), il sociologo americano Steven Seidman proponeva un inquadramento concettuale e un programma di ricerca finalizzati a “prendere la differenza sul serio” (taking difference seriously). Le parole-chiave attorno alle quali programmi come quello di Seidman si muovono sono difference, knowledge e power.
Nel panorama internazionale, gli insegnamenti attinenti alla Sociologia delle differenze intrecciano i temi della differenza culturale, del pluralismo dei sistemi di interpretazione e dei meccanismi del potere per gettare luce su due aspetti:
a) la costruzione sociale dei significati attribuiti alle differenze (soprattutto legate al genere, alle specificità etniche, all’orientamento sessuale);
b) le conseguenze dell’emersione delle differenze sul piano della stratificazione sociale, della costruzione dei legami sociali, degli assetti della cittadinanza e della configurazione dei conflitti.
Da queste premesse, il corso si propone di fornire alcuni elementi teorici e di analisi empirica finalizzati a “leggere” il mondo che ci circonda a partire dalle differenze che lo abitano (etniche, di genere, di orientamento sessuale), con una specifica attenzione allo sviluppo di un’attitudine decostruttiva nell’osservazione delle dinamiche sociali. Uno dei temi portanti sarà perciò la crisi dei paradigmi conoscitivi centrati su ipotesi universaliste e su approcci comunitaristi alla differenza.
Nella prima parte, il corso si svilupperà attraverso lezioni frontali sul tema dell’interpretazione sociologica del concetto di differenza. I temi che verranno discussi sono i seguenti:
Pensare la differenza:
* la definizione della differenza culturale nell’antropologia;
* l’interpretazione della differenza nella sociologia classica;
* la sfida dei Cultural Studies;
* la nascita e lo sviluppo dell’approccio dell’intersezionalità (inteso anche come paradigma per l’analisi delle identità);
* le differenti interpretazioni sociologiche del tema della post-modernità (il contributo delle differenze alla costruzione della post-modernità).
Nella seconda parte, le lezioni saranno organizzate in forma di seminari nei quali studenti e studentesse presenteranno e discuteranno articoli e saggi prevalentemente di ricerca focalizzati sui seguenti argomenti:
Le politiche dell’identità:
* la riappropriazione della differenza da parte dei soggetti marginali: il passaggio dalla sameness alla differenza rivendicata;
* disuguaglianza, differenza e mobilitazione collettiva;
* il dibattito sul rapporto tra differenze e disuguaglianze: la disputa tra riconoscimento e redistribuzione ;
* l’ambivalenza delle politiche dell’identità: le contraddizioni delle “enclave”.
Le politiche per l’identità:
* le affirmative actions: storia e sviluppi;
* la violenza simbolica come paradigma per analizzare le politiche anti-discriminazione (politiche antirazziste; politiche contro la violenza di genere; politiche contro l’omofobia);
* la progettazione Europea in tema di riconoscimento delle differenze. |
Attivita' di apprendimento previste e metodologie di insegnamento:
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Nelle prime tre settimane di lezione, il corso si svilupperà attraverso lezioni frontali sui concetti portanti del primo filone tematico (Pensare le differenze). Dalla quarta alla sesta settimana, le lezioni prevedono la partecipazione attiva degli studenti nell’esposizione e nella discussione di saggi, articoli e report riguardanti il secondo ed il terzo filone tematico (Le politiche dell’identità; Le politiche per l’identità). Nella settima ed ultima settimana di corso si proporranno delle esercitazioni su alcuni progetti nazionali e internazionali di ricerca-azione finalizzati al contrasto delle discriminazioni e della violenza ai danni di minoranze socio-culturali e “gruppi vulnerabili”. Inoltre, si daranno indicazioni operative sulla redazione dei paper per l’esame. |
Eventuali indicazioni sui materiali di studio:
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I saggi, gli articoli, i report ed i progetti per le attività dalla terza alla settima settimana verranno forniti dal docente durante il corso.
Tutto il materiale didattico relativo all'insegnamento (articoli, saggi, syllabus, slides ecc.) verrà caricato nella piattaforma Moodle del corso, dove sono disponibili i materiali degli anni precedenti.
La prova (scritta od orale) per gli studenti NON FREQUENTANTI verterà sul testo e sugli articoli indicati in bibliografia.
Il materiale di base per la composizione dei paper d'esame per I FREQUENTANTI verrà fornito dal docente durante il corso. |
Testi di riferimento: |
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Laura Zanfrini (a cura di), Sociologia delle differenze e delle disuguaglianze. Bologna: Zanichelli, 2011. Parte I e II complete; parte III solo capitoli 1, 2 e 4.
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Enzo Colombo, Multiculturalismo quotidiano. Verso una definizione sociologica della differenza. Articolo su rivista: <<Rassegna Italiana di Sociologia>>, nr. 2, 2006.
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Marjoka van Doorn, The Nature of Tolerance and the Social Circusmtances in Which It Emerges. Articolo su rivista: <<Current Sociology Review>>, 2014, vol. 62(6)., 2014. Pp. 905-927
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