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Insegnamento
DISEGNO E FONDAMENTI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA E LABORATORIO DI ARCHITETTURE DELL'ABITARE
INP9087458, A.A. 2024/25
Informazioni valide per gli studenti immatricolati nell'A.A. 2024/25
Dettaglio crediti formativi
Tipologia |
Ambito Disciplinare |
Settore Scientifico-Disciplinare |
Crediti |
BASE |
Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente |
ICAR/17 |
9.0 |
CARATTERIZZANTE |
Progettazione architettonica e urbana |
ICAR/14 |
3.0 |
Organizzazione dell'insegnamento
Periodo di erogazione |
Annuale |
Anno di corso |
I Anno |
Modalità di erogazione |
in presenza |
Tipo ore |
Crediti |
Ore di didattica erogata |
Ore Studio Individuale |
LABORATORIO |
3.0 |
60 |
15.0 |
LEZIONE |
9.0 |
95 |
130.0 |
Inizio attività didattiche |
30/09/2024 |
Fine attività didattiche |
14/06/2025 |
Visualizza il calendario delle lezioni |
Lezioni 2024/25 Ord.2010
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Prerequisiti:
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Nessuno |
Conoscenze e abilita' da acquisire:
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Scopo principale di questo insegnamento è la comprensione dello spazio inteso come elemento fondamentale su cui impostare l'architettura. Il corso mira a fornire le conoscenze di base, sia teoriche che pratiche, per quanto riguarda il disegno geometrico e, più in generale, la disciplina di rappresentazione. Il laboratorio di progettazione introduce poi al progetto architettonico, attraverso applicazioni di quanto appreso. |
Modalita' di esame:
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L'esame consiste in una serie di prove grafiche. Scopo delle prove è verificare se gli studenti e le studentesse hanno o meno acquisito la capacità di immaginare lo spazio geometric/configurativo per poi tradurlo nelle due dimensioni del supporto grafico. In dettaglio le prove sono articolate nel seguente modo: 1) Prova grafica in itinere 1 (prova 1); 2) Prova grafica in itinere 2 (prova 2); 3) Prova grafica finale (prova 3); 4) Elaborato digitale di modellazione 2D e 3D (prova 4); 5) Elaborato di progettazione architettonica (prova 5). |
Criteri di valutazione:
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La valutazione finale terrà conto dei seguenti parametri: a) conoscenza dei metodi di rappresentazione spiegati nel corso; b) correttezza delle costruzioni geometriche e configurative; c) capacità nella rappresetnazione digitale; d) qualità del progetto finale del laboratorio.
Istruzioni per lo svolgimento della prova d’esame. La prova d’esame (consentita a chi ha svolto almeno il 70% degli elaborati consegnati durante l’anno) si svolge con la risoluzione di 5 prove grafiche: prova 1: esercizi sull’omologia e sulla rappresentazione di enti fondamentali in proiezioni ortogonali; prova 2: la sezione di un solido in proiezioni ortogonali con un piano generico e relativo ribaltamento (utilizzando l’omologia); prova 3: assonometria, obliqua cavaliera o isometrica ortogonale (con trasformazione omologica), di una superficie geometrica notevole o di un elemento architettonico (rampa di scala, scala elicoidale, elicoide, volta a botte, volta a botte lunettata, volta a padiglione, volta a crociera, volta a vela, pennacchi sferici, sfera) avendone assegnate le proiezioni ortogonali; prova 4: consegna elaborato Autocad che consiste nella restituzione in pianta, prospetto e sezione dell’architettura assegnata in occasione delle operazioni di rilevamento architettonico (tale elaborato – un file dwg da salvare in versione Autocad 2018– deve essere caricato sulla piattaforma Moodle, nella sezione specifica che verrà creata); prova 5: elaborato del Laboratorio di Architetture dell’Abitare (prof. E. Narne). Per ciascuna prova verranno attribuiti i seguenti punteggi: prova 1: max 4 punti – min 2 punti prova 2: max 7 punti – min 4 punti prova 3: max 8 punti – min 5 punti prova 4: max 5 punti – min 3 punti prova 5: max 6 punti – min 4 punti La prova si intende superata se si raggiunge almeno il punteggio di 18/30. Chi non supera l’esame o non è soddisfatto del voto conseguito, può ripetere, durante le sedute successive, anche la singola prova non superata. |
Contenuti:
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Come è evidente, l’architettura si identifica con la sua stessa realizzazione e costruzione, instaurando con la materia che la costituisce una relazione non solo operativa, che soddisfa la necessità “abitativa” da parte dell’uomo. Se tuttavia abita un’architettura solo colui che la possiede, che viene a contatto diretto con quella realtà oggettiva, maneggiandone i materiali e gli strumenti solo il costruttore e l’operaio, è nella operatività del passaggio da una prima idea di architettura alla sua realizzazione che si rintraccia la complessità del processo progettuale, processo che Vittorio Gregotti riconosce come distante dalla concretezza materica quando afferma che l’architetto non produce case, ma progetti di case. Il progetto, infatti, considerato come il luogo in cui l’idea dell’architetto e dell’ingegnere si esplica e prende corpo, via via sviluppandosi e organizzandosi, risulta più vicino, in una logistica processuale, alla concezione teorica che alla attuazione pratica: più vicino al mondo dell’idea, del pensiero, della logica. L’architettura, dunque, concepita nella mente dell’architetto e dell’ingegnere, trova la sua configurazione non tanto nella realtà, quanto piuttosto in una mediazione che ne prefiguri e ne istituisca non solo le valenze spaziali, metriche o funzionali, ma che ne recepisca anche tutta una serie di valenze culturali, teoriche e storiche che le appartengono: l’architettura, perché si inveri, deve essere rappresentata. Passando in rassegna, infatti, i molteplici significati del termine ‘rappresentare’, se ne possono subito riconoscere i principali: quello mimetico-riproduttivo (ri-presentare), quello storico- documentativo (registrare) e quello descrittivo (mostrare/dimostrare), significati che tuttavia si ancorano, più che al progetto, all’aspetto analitico - per quanto possibile oggettivo e neutrale - della conoscenza e della comunicazione dell’architettura (e su questo punto sarebbe opportuno soffermarsi, perché, anche in tal caso, la rappresentazione può assumere connotati sintetici soggettivi, come per il disegno di rilievo, in cui una neutralità ed un’oggettività troppo spinte ne ridurrebbero il significato operativo ed il valore progettuale). E’ il significato di ‘modello’ che connota la rappresentazione come un ulteriore statuto (di fianco a quello storico, teorico e tecnico) dell’architettura: il modello, infatti, oltre a comprendere i suddetti significati - mimetico, descrittivo e storico - della rappresentazione, ne assume altri, più pregnanti, che lo qualificano come un doppio dell’architettura: esso si pone, così, sia come medium tra teoria e costruito, sia come modo di attuazione dell’architettura stessa, cioè dalla prima idea fino alla sua realizzazione. In questo complesso processo, la geometria si pone allora come strumento indispensabile per l’ingegnere-architetto, consentendogli non solo una rappresentazione corretta ed efficace di strutture particolarmente articolate e di configurazioni spaziali di elevata complessità, ma soprattutto stimolando ogni operazione progettuale in senso creativo, così riattualizzando l'antico binomio arte- scienza che tante notevoli testimonianze del genio umano ha prodotto. Scopo dell'insegnamento di Disegno Edile 1 è educare quindi l'allievo ingegnere-architetto alla scelta critica e all'uso corretto e consapevole dei metodi geometrici di rappresentazione dell'architettura al fine di esprimere - sul foglio piano del disegno o sullo schermo (anch’esso piano) del computer - ogni esperienza spaziale di configurazioni geometriche più o meno complesse, archetipiche, per certi versi, del progetto. |
Attivita' di apprendimento previste e metodologie di insegnamento:
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Il corso è strutturato con una serie di lezioni frontali e relative esercitazioni sui seguenti argomenti: 1. Introduzione alla rappresentazione e ai metodi geometrici di rappresentazione. 2. Cenni di geometria elementare (definizione di punto, retta, piano e spazio; definizione rette complanari, incidenti in un punto, parallele, coincidenti, sghembe; definizione di proiezione da un centro di un punto su un piano, di proiezione di un punto su un piano secondo una retta assegnata, di proiezione ortogonale di un punto su un piano; definizione di ribaltamento; definizione di figura simmetrica rispetto a un punto, rispetto a un asse). 3. Elementi di geometria proiettiva (definizione di proiezione da un centro e sezione con un piano; nozione di spazio proiettivo: estensione dello spazio euclideo all'infinito – punto, retta e piano impropri –; definizione di: rette parallele, piani paralleli, fascio di rette di centro P, stella di rette di centro P, fascio di piani di asse p). 4. Omologia (definizione dell'omologia; definizione di centro ed asse dell’omologia; proprietà dell'omologia; costruzione di un'omologia piana). 5. Approfondimenti sull'omologia; i casi particolari: affinità, omotetia, traslazione. Trasformazioni omologiche di figure geometriche elementari. 6. Proiezioni ortogonali: sistema di riferimento nello spazio e nel piano; rappresentazione del punto, della retta e del piano e casi particolari; condizione di appartenenza (punto a retta, retta a piano, punto a piano), di parallelismo e di complanarità. Il terzo piano di proiezione. Intersezioni fra piani, fra rette, fra retta e piano. 7. Ribaltamento del piano proiettante. 8. Ribaltamento di un piano generico. 9. La sezione dei solidi con piani proiettanti e piani generici (sezione del parallelepipedo, sezione della piramide, sezione della sfera) 10. Le sezioni coniche (ellisse, parabola, iperbole). Le sezioni coniche nel metodo di Monge: ellisse 11. Assonometria (proiezioni parallele): introduzione all'assonometria; assonometria ortogonale e assonometria obliqua: sistema di riferimento nello spazio e nel piano; assonometria ortogonale isometrica; assonometria obliqua cavaliera e cavaliera militare. 12. Assonometria isometrica e cavaliera con trasformazione omologica (rampa di scala, scala elicoidale, elicoide, volta a botte, volta a botte lunettata, volta a padiglione, volta a crociera, volta a vela, pennacchi sferici, sfera). 13. Normativa fondamentale per il disegno tecnico: formati dei fogli; piegature e cartigli; tipi di linea; rapporti di scala; quotature. 14. Introduzione al rilevo architettonico diretto e strumentale; 15. Il disegno in ambiente AutoCAD: i comandi del disegno 2D; i layers; i tipi di linea; le opzioni di visualizzazione; le opzioni di stampa in scala; gli UCS; introduzione alla modellazione solida. Le prove in itinere e gli elaborati grafici, prodotti in seno ai laboratori che affiancano le lezioni frontali e le esercitazioni, costituiscono la verifica dell'effettivo apprendimento acquisito. |
Eventuali indicazioni sui materiali di studio:
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Indicazioni bibliografiche di riferimento; elaborati predisposti dal docente per l'apprendimento e lo svolgimento delle tematiche affrontate, che verrannopubblicate su apposite sezioni di Moodle. |
Testi di riferimento: |
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A. Sgrosso,, La rappresentazione geometrica dell'architettura. Torino: Utet città studi, 1998.
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A. Giordano, G. D'Acunto, Descrivere lo spazio - Dalla genesi geometrica alla rappresentazione delle superfici. Padova: EDIZIONI LIBRERIA PROGETTO PADOVA, 2017.
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A Giordano, Geometria e configurazione - Le chiese del centro storico di Padova. Padova: Cortina, 2012.
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A. Gesuele, A. Pagliano, V. Verza, La geometria animata. Lezioni multimediali di geometria descrittiva. Venezia: Cafoscarina, 2018.
-
R. Migliari, Geometria Descrittiva. Torino: Città studi, 2010.
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C. Cundari, Il Rilievo architettonico. Ragioni, Fondamenti, Applicazioni. Roma: Aracne, 2012.
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Joseph Choma, Morphing: A Guide to Mathematical Transformations for Architects and Designers. --: Laurence King Publishing, 2015.
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Docci, M; Gaiani, M; Maestri, D, Scienza del disegno. --: CittàStudi Edizioni, 2021.
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Didattica innovativa: Strategie di insegnamento e apprendimento previste
- Lavori di gruppo
- Problem solving
- Case study
- Simulazioni
- Project work
- Utilizzo delle tecnologie per la didattica (moodle e/o altri strumenti per la didattica, software, video, quiz, wooclap)
- Attivita' di valutazione durante il corso
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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